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etichetta: Hammerheart
Data di uscita: 18 aprile 2025
formato: CD
Condizione: Nuovo
Anch’essi svedesi, di Stoccolma, i giovani musicisti incarnano a tutti gli effetti un tributo alla gloriosa scena death metal locale. Il loro primo full-length può essere in effetti visto come una sorta di bigino di tutto ciò che è swedish death metal, con richiami ai grandi classici che in qualche occasione si configurano a tutti gli effetti come dei veri e propri omaggi.
Fin dalla prima traccia, “Denial of Clarity”, è infatti evidente quanto gli Impurity abbiano interiorizzato i pilastri dello storico sound della loro città: il riff centrale, che richiama esplicitamente “Dreaming in Red” dei Dismember, stabilisce subito un legame diretto con il glorioso passato. I riferimenti a “Indecent & Obscene” sono peraltro disseminati tra le trame dell’album, con quell’attento mix tra groove, melodia e forza scardinatrice che rimanda tantissimo al secondo album dei maestri.
Anche i Carnage trovano spazio in questa celebrazione: “Ancient Remains”, con la sua durata contenuta e l’urgenza feroce, sembra rifarsi in tutto a un disco come “Dark Recollections”. L’omaggio non si limita però alla violenza sonora: sulle arie di “Lament to the Lost One”, una algida traccia acustica posta come intermezzo, la mente torna infatti a “Where No Life Dwells” degli Unleashed, facendoci comprendere come gli Impurity abbiano provato ad esplorare anche atmosfere più malinconiche e riflessive in questo loro debut album.
Tra tutti questi rimandi, non possono ovviamente mancare i padri Nihilist/Entombed, evocati soprattutto dal timbro vocale del cantante/chitarrista Ville Esbjörn, che qui sembra un misto tra il primo LG Petrov e Nicke Andersson.