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recensione tratta da : lachrymachristizine
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Clamorosa newcomer dall Polonia! THAW!!!
edizione limited in splendido digipack
Estratto da recensione di Alekos Capelli per ImpattoSonoro.it
Thaw: disgelo, distensione. Il gruppo polacco non avrebbe potuto scegliere nome migliore per condensare in una parola un impasto sonoro che ha la stessa improvvisa forza distruttrice di un ghiacciaio millenario che si infrange, liberando una mole immensa di violenza metallica, non a caso simile alle ultime cose di Altar Of Plagues, Monarch, Jucifer e Amenra, gruppi coi quali i Thaw hanno condiviso il palco ed evidentemente anche una certa idea di musica, intesa come arma letale fatta di distorta e pesantissima psichedelia. i quattro di Sosnowiec rivelano un inquietante scheletro black metal di base, che emerge dalle atmosfere funeree e dall’affilato riffingwork, sul quale si dispiega, come un sudario, un corposo e paludoso strato di noise, ben evidente sin dall’opener “The Gate”. Il nucleo fondante dell’album rimane però evidentemente metallico, come un ipotetico crocevia sonoro fra sludge (“Ancestors”), drone (“Kiara”) e autentico black (“World’s Grave”), nel quale i polacchi si muovono con invidiabile naturalezza e maestria. “Thaw” è un album che non conosce requie o silenzi, un’unica jam-session, densa e tridimensionale, nella quale ogni brano è collegato al seguente senza alcuna soluzione di continuità.
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Grandioso esordio per questo progetto francese, di scuola Deathspell Omega, Darkspace, Blut Aus Nord!
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Dystopia Nå! è un giovane terzetto oslense alle prese con un debutto discografico in chiave post-black, depressive-rock, tale per cui vengono subito in mente, all’ascolto, nomi come Lifelover, primi Katatonia, Lantlôs, e per certi versi, ultimi Isis.