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Post-black metal imperniato sul concetto di nullità dell’uomo rispetto all’eternità della Natura (un must filosofico del genere), particolarmente efficace nel contrasto tra momenti più atmosferici e affondi più furiosi, frammezzati a volte da sample vocali dal sapore horror/apocalittico, come nell’ouverture della prima traccia, “Glotun”. Il lato più black dei Dynfari è raw, diretto ed epico come quello dei Sacri Padri della Seconda Ondata: Darkthrone, Mayhem e Burzum. Quando il passo rallenta, e magari l’arpeggio flangerato (“Eilifò”) o una sequenza minimale di synth lo scandiscono (“Hjiartmyrkvi”), decisi miasmi funeral si levano nell’aere, trasportandoci dalle parti dei primi Skepticism o di Xasthur.
La reale qualità del disco, ad ogni buon conto, mi sembra risiedere – oltre che in un sapiente controllo delle dinamiche dei e tra i pezzi – in una certa fortunata naivetè del tutto, dalla registrazione alla copertina, al logo e alle foto (tipo teenager metallari in posa davanti a lastroni di ghiaccio, fantastici), che riesce a donare una freschezza abbastanza rara in questi affollatissimi approdi musicali.
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(...) La spietata brutalità con cui gli Incantation alternano porzioni rallentate e accelerazioni di ferocia unica (“Ascend Into The Eternal”), l’oscuro messaggio contenuto in note dal sound funereo (“Legion Of Dis”), la forza epica delle aperture armoniche (“The Hellions Genesis”)… sono questi elementi che miscelati nel modo corretto mettono la band al di sopra di ogni possibile biasimo. Semplicemente gli Incantation possiedono un sound classico, inimitabile e distinguibile, e quando, come in questo caso, riescono a coniugarlo con la qualità del songwriting, rimangano tra le migliori band dell’intero panorama death metal. (Estratto da recensione di Riccardo Manazza, Metallus.it)
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Registrato, mixato e masterizzato dal bassista dei Marduk Magnus "Devo" Andersson ai Endarker Studios di Norrköping, Svezia, e prodotto dai Ragnarok e da Devo.
CD jewelcase
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New studio album of FORGOTTEN TOMB. Includes 7 new tracks, almost 50 minutes of music. It's definitelly one of their darkest, most eerie albums to date, still with some doomish/rock vibes.
Regular double black vinyl. Includes exclusive bonus track, a cover of Buzzov?en Sore.
The ghoulish masters of the crypt return! Their first full-length in six years, underground legends DENIAL OF GOD emerge from the grave with “Death
and the Beyond,” the band's heaviest and most morbid monument to date. Containing eight cursed tracks in 62 minutes and recorded in 13 days the
analog way at the legendary Berno Studio (Grotesque, Kaamos, Amon Amarth,etc) in Sweden, “Death and the Beyond” captures all the trademark darkness and ghoulish atmosphere of classic DENIAL OF GOD, now going on 20-plus years. Want the perfect combination of black, death, doom, and heavy metal? Seek “Death and the Beyond”!
Re-issue, with updated layout.
Dopo alcuni demo, mini e split arriva l'esordio a lunga durata per questa band americana, in puro old-style black metal. Confezione in Digipack molto curato
"Fear" is a memorable slab of dark, riff-heavy black metal. It'll please anyone who likes their black metal catchy rather than drone-y -- think Master's Hammer or Mortuary Drape, and then check this out. Recommended.
(Review by vorfeed: http://vorfeed.net)
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A classic death metal album from 1992 repressed!!
Along with Feretrum's From Far Beyond and Necrophiliac's Chaopula: Citadel Of Mirrors, Nest of Affliction is one of the very first death metal albums to come out of Spain.
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Chi non ha mai sentito parlare della città di Bergen legata al mondo black? Certo, l'attività non è più "movimentata" come quella degli anni Novanta però nascono ancora band che attingono a quel movimento e i Tortorum ne sono la prova.
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