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recensione di metalitalia (clicca qui)
"Il viaggio eclettico dei White Ward riprende con un secondo full-length, questa volta volto a solcare il grigiore delle strade cittadine, riprendendo il discorso dove era stato lasciato ma riscrivendolo con un tono di luce e cromature stravolti rispetto all’ottimo debutto, “Futility Report”. Il senso di disincanto resta intatto, e quello che a un primo ascolto sembra un venir meno dell’effetto sorpresa (l’afflato trip hop, il sax, il jazz, le aperture non metal già riscontrabili in precedenza) è in realtà un approccio diverso alla materia, una riscrittura del proprio nucleo, una revisione, se vogliamo, del proprio punto di arrivo. Il post black precedentemente affrontato in maniera più diretta dagli ucraini diventa qui un metal estremo sperimentale di più ampia definizione, una discussione musicale che studia se stessa e cambia i connotati di una propria opera senza volerne svilire i punti cardine ma volendo riattualizzarne i tratti di fronte ad un tema diverso. Sono assolutamente necessari ascolti ripetuti per entrare nell’ordine di idee del nuovo disco dei White Ward, un trip intriso di depressione urbana, di dissolutezza cosmopolita all’ombra delle insegne di negozi 24/7, dei casino aperti tutta la notte, di rotaie e taxi sempre disponibili; racconti di sguardi solitari affacciati a una finestra, testi esistenziali piuttosto efficaci e una resa sonora che, come già detto, all’inizio sembra lasciare un po’ di amaro per il suo non stupire come il debut faceva, e che invece giro dopo giro sul lettore porta il discorso a dilatarsi e a perdersi tra i vicoli oscuri di una metropoli. “Love Exchange Machine” parla di sfaccettature, di colori che cambiano e che si perdono e poi si confondono, di sottili confusioni, di sagome non distinguibili e che cambiano forma ad ogni passo verso di loro. Tra aperture ferocissime, giri quasi new wave, assoli di sax e strumentali di sole tastiere, i White Ward continuano a produrre della musica di non facilissima assimilazione, complessa, densa (sette brani per più di un’ora di musica), certamente non per tutti ma non per questo troppo elitaria, che alza l’asticella del genere di un’altra tacca."
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"Il viaggio eclettico dei White Ward riprende con un secondo full-length, questa volta volto a solcare il grigiore delle strade cittadine, riprendendo il discorso dove era stato lasciato ma riscrivendolo con un tono di luce e cromature stravolti rispetto all’ottimo debutto, “Futility Report”. Il senso di disincanto resta intatto, e quello che a un primo ascolto sembra un venir meno dell’effetto sorpresa (l’afflato trip hop, il sax, il jazz, le aperture non metal già riscontrabili in precedenza) è in realtà un approccio diverso alla materia, una riscrittura del proprio nucleo, una revisione, se vogliamo, del proprio punto di arrivo. Il post black precedentemente affrontato in maniera più diretta dagli ucraini diventa qui un metal estremo sperimentale di più ampia definizione, una discussione musicale che studia se stessa e cambia i connotati di una propria opera senza volerne svilire i punti cardine ma volendo riattualizzarne i tratti di fronte ad un tema diverso. Sono assolutamente necessari ascolti ripetuti per entrare nell’ordine di idee del nuovo disco dei White Ward, un trip intriso di depressione urbana, di dissolutezza cosmopolita all’ombra delle insegne di negozi 24/7, dei casino aperti tutta la notte, di rotaie e taxi sempre disponibili; racconti di sguardi solitari affacciati a una finestra, testi esistenziali piuttosto efficaci e una resa sonora che, come già detto, all’inizio sembra lasciare un po’ di amaro per il suo non stupire come il debut faceva, e che invece giro dopo giro sul lettore porta il discorso a dilatarsi e a perdersi tra i vicoli oscuri di una metropoli. “Love Exchange Machine” parla di sfaccettature, di colori che cambiano e che si perdono e poi si confondono, di sottili confusioni, di sagome non distinguibili e che cambiano forma ad ogni passo verso di loro. Tra aperture ferocissime, giri quasi new wave, assoli di sax e strumentali di sole tastiere, i White Ward continuano a produrre della musica di non facilissima assimilazione, complessa, densa (sette brani per più di un’ora di musica), certamente non per tutti ma non per questo troppo elitaria, che alza l’asticella del genere di un’altra tacca."
After redefining themselves with their 2017 EP “Longing For The Untold,” Madrid’s AVERSIO HUMANITATIS returns with a long-awaited full-length record.
“Behold The Silent Dwellers” is an abyss of swirling ebon dissonance using flourishes of despondent psychedelia and unrelenting brutality to accent a menacing, Black Metal core. The audial manifestation of megalopolitan pathos, concrete skylines and cold dystopian cityscapes, it stands tall and foreboding like the ruins of countless metropolises man will leave behind him. “Behold The Silent Dwellers” is the poignant result of skillful execution and uncompromised vision.
Indonesian atmospheric and symphonic Black Metal band PURE WRATH make their DMP debut in typically poignant style with new EP "The Forlorn Soldier", a consummate trailer for the upcoming third album.
Darker, more immersive, expansive and organic than previous work, "The Forlorn Soldier" goes deeper still - through powerful melodic cascades, impassioned vocals, skilled guest drumwork from Yurii Kononov (ex-WHITE WARD) and piano contributions by Dice Midyanti (VICTORIAN) - to an all-encompassing realm where mythic dreamscapes meet bloody thematic realism.
Comes with 2-page insert and download card.
Pressed on black heavy vinyl. Limited to 250 copies.
Indonesian atmospheric and symphonic Black Metal band PURE WRATH make their DMP debut in typically poignant style with new EP "The Forlorn Soldier", a consummate trailer for the upcoming third album.
Darker, more immersive, expansive and organic than previous work, "The Forlorn Soldier" goes deeper still - through powerful melodic cascades, impassioned vocals, skilled guest drumwork from Yurii Kononov (ex-WHITE WARD) and piano contributions by Dice Midyanti (VICTORIAN) - to an all-encompassing realm where mythic dreamscapes meet bloody thematic realism.
"So fallen alle Tempel" ("All temples fall") extinguishes all shallowness and grasps you by your soul, carrying you into an atmospheric maelstrom. Swiss AARA is a new star on the Black Metal firmament, combining atmospheric Black Metal with classical melodies to a grand and epic experience.
Comes with a 2-page insert and a download card. Remastered audio, pressed on deep purple / white galaxy effect heavy vinyl.
Comes with a 2-page insert and download card. Pressed on brown heavy vinyl w/ gold splatters.
Like strokes of inspiration, exquisite guitar melodies weave a fluent plethora of moods and emotions, showcasing a heavy classical influence. Undulant blast beats and biting screams serve as a counterpoint to pristine atmospheres and ethereal choirs, an obstinate reminder of the finite nature of man and his creations.
Here at the onset of a new decade, AARA presents a landmark of thoughtful, unorthodox Black Metal.
pezzo unico in offerta speciale: copia NUOVA ma con copertina leggermente flessa: il difetto è pressochè invisibile ed il disco assolutamente nuovo
Unorthodox Death Metal from one of the most uniquely talented bands in extreme music. A soul-searching conflagration of atypical melodicism, immaculate virtuosic dexterity and sublimated psychological upheaval. A breathtaking new beginning.
Comes with printed innersleeves and download card.
After redefining themselves with their 2017 EP “Longing For The Untold,” Madrid’s AVERSIO HUMANITATIS returns with a long-awaited full-length record.
“Behold The Silent Dwellers” is an abyss of swirling ebon dissonance using flourishes of despondent psychedelia and unrelenting brutality to accent a menacing, Black Metal core. The audial manifestation of megalopolitan pathos, concrete skylines and cold dystopian cityscapes, it stands tall and foreboding like the ruins of countless metropolises man will leave behind him. “Behold The Silent Dwellers” is the poignant result of skillful execution and uncompromised vision.
"By The Blessing Of Satan" is a continuation of BEHEXEN’s blasphemous journey in the dimensions of pure Black Metal. Long awaited vinyl reissue of this Finnish Black Metal masterpiece. Features "Circle Of Black Cult" as a bonus track.
Comes with A3 poster.
Pressed on tri-colour heavy vinyl with white and red splatters.
Captured with terrifying clarity, the magickal energy and raw power of ARCHGOAT finds its purest expression in the live arena, in-the-moment where all witnesses are bludgeoned into the guts of earthen evil. Featuring an extended set including tracks from 1991 demo ‘Jesus Spawn’ via the classic 2006 full-length ‘Whore of Bethlehem’ all the way through to 2018’s ‘The Luciferian Crown’, this is a devastatingly brutal overview of one of the most singular bands in extreme music.
Comes in a 4-panel digipack with 2-page insert.
First batch comes in black polycarbonate CD.
Captured with terrifying clarity, the magickal energy and raw power of ARCHGOAT finds its purest expression in the live arena, in-the-moment where all witnesses are bludgeoned into the guts of earthen evil. Featuring an extended set including tracks from 1991 demo ‘Jesus Spawn’ via the classic 2006 full-length ‘Whore of Bethlehem’ all the way through to 2018’s ‘The Luciferian Crown’, this is a devastatingly brutal overview of one of the most singular bands in extreme music.
Comes with 2-page insert and download card.
Pressed on black heavy vinyl
Captured with terrifying clarity, the magickal energy and raw power of ARCHGOAT finds its purest expression in the live arena, in-the-moment where all witnesses are bludgeoned into the guts of earthen evil. Featuring an extended set including tracks from 1991 demo ‘Jesus Spawn’ via the classic 2006 full-length ‘Whore of Bethlehem’ all the way through to 2018’s ‘The Luciferian Crown’, this is a devastatingly brutal overview of one of the most singular bands in extreme music.
Comes with 2-page insert and download card.
Pressed on tri-colour heavy vinyl with splatters.
Unorthodox Death Metal from one of the most uniquely talented bands in extreme music. A soul-searching conflagration of atypical melodicism, immaculate virtuosic dexterity and sublimated psychological upheaval. A breathtaking new beginning.
Comes with printed innersleeves and download card.
Pressed on black heavy vinyl.
Unorthodox Death Metal from one of the most uniquely talented bands in extreme music. A soul-searching conflagration of atypical melodicism, immaculate virtuosic dexterity and sublimated psychological upheaval. A breathtaking new beginning.
Comes with printed innersleeves and download card.
"My Soul For His Glory" is a slab of intensely Finnish savagery which has grown in stature since release, BEHEXEN’s trademark punk-inflected rawness tempered with layers of enthralling dark ambience and a transcendent melodic sensibility that goes toe-to-toe with the best occult Black Metal.
Comes with 12"x12" 12-page booklet and download card.
Pressed on tri-colour heavy vinyl with splatters.
LYCHGATE here meld the swarming, stained-glass complexity of 20th Century classical, the phantasmagoric, intertwining riffage of progressive Death Metal, the heft and texture of Funeral Doom and the conceptual density of forward-thinking Black Metal into four of the most addictive, propulsive and potent compositions they have created to date.
ARKONA, one of the first and best Polish Black Metal bands, follow up 2016's "Lunaris" with the frighteningly-focused "Age Of Capricorn", a zip-wire blast of mesmerising intensity.
First batch comes in black polycarbonate CD.
ARKONA, one of the first and best Polish Black Metal bands, follow up 2016's "Lunaris" with the frighteningly-focused "Age Of Capricorn", a zip-wire blast of mesmerising intensity.
Comes with 2-page insert and download card.
