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Limited 2CD Super Jewelcase with extended booklet
Disc 1
1. Intrauterin
2. Bliss
3. Bloody Lips And Paper Skin
4. You Feel Like Memories
5. Eribo - I Collect The Stars
Disc 2
1. Intrauterin (instrumental demo)
2. Bliss (instrumental demo)
3. You Feel Like Memories (instrumental demo)
4. Eribo – I Collect The Stars (instrumental demo)
5. White Miasma (instrumental demo)
Il panorama metal Russo, è sempre più ampio e vario, non esiste genere che questa terra non abbia fatto propria con più che degni risultati, lo stoner/doom era forse quello che sinora mi aveva meno impressionato rispetto agli altri aspetti dello stile, si conosce infatti la validità assoluta delle proposte legate alle influenze death, funeral e gothic ma in ambito classico qualcosa ancora mancava.
Neanche il tempo di pensarlo che ecco i Lord Of Doubts arrivano al mio orecchio smentendo e dando riprova di qualità e passione per la suddetta corrente.
Figli illegittimi degli Electric Wizard, il trio moscovita debutta con l'omonimo album composto da sei tracce per cinquanta minuti di musica che fanno il proprio fottuto dovere in maniera eccelsa.
Musica già sentita, mettiamolo in chiaro sin da subito ma la dose di psichedelia e l'affondare in terreni oscuri e magicamente intrisi da quella vena esoterica di cui Jus Oborn e compagni sono portatori sani, unici nel loro stile, non è neanche così facile da riprodurre infondendo alle tracce il loro status emotivo anche se si parlasse di semplice tributo.
Riffing seventies appesantito da tonalità grevi, voce dedita al fattore evocazione costante, un drumming ben inquadrato con pattern solidi e monolitici, è realmente difficile per un appassionato di queste sonorità non godere spiattellando on air pezzi come "Temple Of The Riff", "Satan's Magick Smoke" o "Endless Slumber".
Corretto al nero seppia fino all'osso, "Lord Of Doubts" si candida a disco da trip multisessione, atmosfere, immaginario e note si fondono per dar vita a una creazione artificiale dove la vostra mente possa spaziare fra i fumi di una droga denominata "Musica".
Mostrano d'avere carattere, ispirazione e un'ottima prospettiva di miglioramento i Lord Of Doubts, certo l'originalità non è ancora presente ma la base per intraprendere un percorso che li porti alla formazione di una personalità propria riconoscibile c'è, non resta quindi che supportare una simile fonte da cui ci s'attende ancor più in futuro, il merito va condiviso con una label underground, la Sekt Ov Gnozis, che ha dato loro la possibilità di uscire allo scoperto.
Amate gli Electric Wizard? Vi piace lo stoner doom? Se a entrambe le domande la risposta è un sì, farsi mancare questo disco in collezione è davvero un peccato.
(aristocraziawebzine.blogspot.com)
Long time sold out and finally repressed!
The third output of this magnificent french band.
SPLIT CD
BOTH REALLY GOOD BAND
Reaper Subconscious Guide è un album strano, sicuramente originale e di conseguenza poco comprensibile, io stesso al primo ascolto sono rimasto inorridito. Furze non è nuovo a queste soluzioni ma stavolta ha deciso di esagerare portando la sua concezione del Black Metal al limite, incastonandolo in una dimensione temporale che scava molto nel passato, talmente tanto da conferirgli un'aurea che profuma di anni 70, l'epoca in cui i Black Sabbath diventavano immortali. Questo nuovo disco della band norvegese è un perfetto mix tra malvagità nera e atmosfere anni 70, ovviamente dal timbro doomish e in alcuni momenti anche psichedelici. Cinque lunghi brani in cui i deliri mentali sono la costante con cui dovrete fare i conti, ma l'apice viene toccato nella conclusiva Essential Wait dove in dodici minuti confluiscono tutte quelle che sono le influenze artistiche di Furze: Black Metal, Doom Metal, Hard Rock anni 70 (quello più oscuro) e pure un certo tocco Dark/Progressive Rock, anche questo proveniente direttamente dai seventies. Molte scelte potevano essere calibrate in maniera megliore, non è sempre facile mantenere la concentrazione, c'è il rischio di distrarsi a causa di una certa propensione a rendere il tutto poco fluido. Ciò non toglie che i Furze hanno deciso di dare uno scossone alla loro concezione di musica rendendola più originale e criptica, speriamo si sappia evolvere nel tempo.
Skogen is an Atmospheric Black Metal band from Växjö, Sweden, formed in 2009. In the veins of Drudkh. Current label - Frostscald Records. Formed in 2009.
Upon first coming across Sweden’s Skogen, I was half expecting a bland and boring dedication to the old school Scandinavian scene due to the fact that this twosome of J. Svensson and M. Nilsson operate under such a horribly generic name.
However, this atmospheric black metal band are definitely not just another by-the-book dedication to a scene long put to bed. I, like a lot of people, need to be inspired and turned on by the aesthetics of a band in order to listen to them.
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Over the course of its seventeen-year career, Deströyer 666 has managed to release a mere four full-length albums. However, the band has released EPs with somewhat more regularity. Unfortunately, the bulk of these recordings were issued only on vinyl and in limited quantities. As is often the case, these releases quickly became unavailable to anyone not willing to get ass-raped on eBay. In 2010, Deströyer 666 threw fans a bone and released a compilation of the following EPs: 1998’s Satanic Speed Metal, 2000’s King of Kings/Lord of the Wild, 2002’s Of Wolves Women and War and 2010’s See You in Hell, entitled To the Devil His Due… on limited edition vinyl. Thanks for nothing.
Ah, but despair not, gentle reader: As you have probably guessed, I am not reviewing a release from 2010. The Hell's Headbangers label will, in a few weeks from the time of this writing, release To the Devil His Due on glorious, hiss-free, car-stereo-compatible compact disc. Now let’s be honest: If you are a die-hard Deströyer 666 fan like me, one that has no taste for either vinyl or ass-rape, you probably downloaded most of these songs long ago. This release gives you the chance to throw K.K. and the boys a few bucks and enjoy these songs guilt-free and with better sound quality. If, by chance, you have not heard any of these songs before, To the Devil His Due will serve as a sort of long-lost Deströyer 666 album.
The nine songs that make up To the Devil his Due span a great swath of Deströyer 666’s career and as such reflect the changes to and development of the band’s sound during that time. “Satanic Speed Metal” is a simplistic, bare-knuckled anthem in much the same spirit as “Australian and Antichrist” from Unchain the Wolves. The level of sophistication gradually increases through the chronologically ordered disc, culminating with the two tracks that comprised See You in Hell. These final two songs feature the Deströyer 666’s signature melodic maelstrom combined with some uncharacteristically crunchy riffing, resulting in some the band’s finest work in recent years. The production follows a similar path, with the earlier tracks sounding somewhat raw, and the latest featuring a clear powerful sound that easily eclipses the sonic cluster-fuck that was Defiance.
To put it simply: For any Deströyer 666 fan who doesn’t already own this material, To the Devil His Due is a must. For those unfamiliar with the band, this compilation will definitely give you a good idea of what Deströyer 666 is all about.
(metalreview.com)
Away from the gothic and folk parts of their earlier recordings, Mysterium present themselves in a modern wall of sound on their second album "Soulwards". Heavier, more metal, more direct, but without doing away with the melodic and atmospheric aspects of their debut "The Glowering Facades of Night". With "Soulwards", Mysterium have grown up and establish themselves as a self-conscious and confident Dark Metal band that can rival the genre's greats.
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Second album from Caldera an original mix of stoner/doom!